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giovedì 18 ottobre 2012

Spese a carico dei Cittadini


Ricordate la storia degli F-35, gli inutili e costosissimi cacciabombardieri che il governo inisiste nel voler comprare a dispetto della crisi, delle casse vuote dello Stato e dei sacrifici durissimi imposti al Paese? C’è una novità, e non da poco: costeranno molto più del previsto, che già era uno sproposito. Lo ha ammesso il generale Claudio Debertolis, Segretario generale della Difesa, cioè il responsabile delle acquisizioni degli armamenti per l’Italia.

Lo stesso generale che a febbraio, parlando alla Commissione Difesa della Camera, aveva stimato in 80 milioni di dollari il costo di ognuno dei primi tre esemplari di F-35, adesso si corregge e fa sapere che i costi, al netto di logistica e ricambi, sono lievitati a 127,3 milioni di dollari per ogni aereo nella versione convenzionale e a 137,1 milioni di dollari per ognuno di quelli a decollo corto e atterraggio verticale.


La sorpresa è relativa, nel senso che si è sempre saputo che lo scandaloso programma F-35 sarebbe costato molto di più di quanto le nostre autorità militari dicevano, ma è impossibile lo stesso trattenere la rabbia e l’indignazione per uno spreco assurdo. Perché i soldi mancano per tutto, al punto che il governo continua a mettere tasse su tasse e ora vuole tassare anche le pensioni di guerra, ma non mancano se si tratta di tenere in piedi un piano di investimenti militari anacronistico, insostenibile e insensato, per comprare 90 cacciabombardieri di cui non abbiamo bisogno perché non siamo in guerra con nessuno e non dobbiamo dichiarare guerra a nessuno.

Non ci possiamo permettere una follia del genere. Non ce la possiamo pemettere mentre si tartassano gli italiani con una pressione fiscale da record del mondo, mentre si lasciano nella disperazione decine di migliaia di esodati, mentre si tagliano il welfare e i servizi essenziali, mentre non ci sono soldi per la scuola. Il governo si rende conto di quante cose si possono fare con 15 miliardi di euro? Penso alla Sanità, alla scuola, agli ammortizzatori sociali, agli asili nido, alle misure a sostegno di chi è in difficoltà, alla riduzione delle tasse sul lavoro. Sì che se ne rende conto, sono stimati professori, tecnici qualificati e lo sanno bene. Il punto è che non vogliono farlo e anche questo è veramente insopportabile.

Maurizio Ferri


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